Sebastião Salgado

AMAZÔNIA

A cura di Lélia Wanick Salgado

La mostra fotografica di Sebastião Salgado a Milano – 12 mag 2023 – 28 gen 2024

Yara Ashaninka, territorio indigeno di Kampa do Rio Amônea, Stato di Acre, Brasile, 2016 © Sebastião Salgado/Contrasto

Yara Ashaninka, territorio indigeno di Kampa do Rio Amônea, Stato di Acre, Brasile, 2016 © Sebastião Salgado/Contrasto

Sebastião Salgado

AMAZÔNIA

A cura di Lélia Wanick Salgado

La mostra fotografica di Sebastião Salgado a Milano

Fabbrica del Vapore
12 MAG 2023– 28 GEN 2024

Dal 12 maggio 2023 al 28 gennaio 2024 apre al pubblico la mostra fotografica Amazônia del celebre Maestro Sebastião Salgado, presso la Fabbrica del Vapore a Milano.

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Esposte oltre 200 fotografie, che ritraggono la vegetazione, i fiumi, le montagne e le persone che popolano l’Amazzonia brasiliana: un’immersione nella foresta, accompagnata dalla traccia audio composta appositamente per la mostra dal musicista francese Jean-Michel Jarre.

Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo, è responsabile della curatela e della scenografia della mostra. “Disegnando ‘Amazônia’, ho voluto creare un ambiente in cui il visitatore si sentisse all’interno della foresta, integrato con la sua esuberante vegetazione e con la vita quotidiana delle popolazioni indigene. La mia idea era quella di presentare queste immagini, accompagnate da testi pertinenti, in modo da sottolineare la bellezza di questa natura e dei suoi abitanti, nonché la sua dimensione ecologica e umana, tutti elementi che oggi sono così minacciati e che è fondamentale proteggere e preservare”, commenta Lélia.

Per Sebastião Salgado, queste immagini testimoniano ciò che sopravvive prima di un’ulteriore progressiva scomparsa. “Il mio desiderio, con tutto il cuore, con tutta la mia energia, con tutta la passione che possiedo, è che tra 50 anni questa mostra non assomigli a una testimonianza di un mondo perduto“, afferma Salgado. “L’Amazzonia deve continuare a vivere – e, avere sempre nel suo cuore, i suoi abitanti indigeni.”.

 

AMAZÔNIA

di Sebastião Salgado

A cura di Lélia Wanick Salgado

Con oltre 200 fotografie esposte, la mostra si sviluppa attorno a due temi: le fotografie di ambientazione paesaggistica e le fotografie delle popolazioni indigene.

Le fotografie paesaggistiche di Salgado

Vedute aeree della foresta – la mostra offre ai visitatori un’ampia panoramica di immense cascate e cieli tempestosi.
Fiumi volanti – la foresta amazzonica è l’unico luogo al mondo in cui il sistema di umidità dell’aria non dipende dall’evaporazione dagli oceani: ogni albero disperde centinaia di litri d’acqua al giorno, creando fiumi aerei anche più grandi del Rio delle Amazzoni.
Piogge torrenziali, nuvole, catturate drammaticamente, offrono uno spettacolo sempre diverso.
Montagne – Il Brasile vanta anche catene montuose, con cime avvolte nella nebbia e pendii inferiori ricoperti dalla foresta pluviale.
La foresta – un tempo chiamata “inferno verde”, oggi è considerata un tesoro naturale unico.
Anavilhanas – Isole nella Corrente, è un arcipelago che conta tra le 350 e le 450 isole di ogni forma immaginabile che emergono dalle acque scure del Rio Negro.

Le fotografie dedicate alle popolazioni indigene

Al centro della mostra gli ospiti trovano tre alloggiamenti che rappresentano le case indigene chiamate “ocas”. Insieme, questi spazi espongono 100 fotografie delle popolazioni dell’Amazzonia, insieme a interviste video dei leader indigeni. Questa parte è dedicata a 12 gruppi indigeni che Salgado ha immortalato nei suoi numerosi viaggi: Awa-Guajá, Marubo, Korubo, Waurá, Kamayurá, Kuikuro, Suruwahá, Asháninka, Yawanawá, Yanomami, Macuxi and Zo’é.

La visita è accompagnata da una traccia audio immersiva commissionata appositamente per l’allestimento della mostra Amazônia da Jean-Michel Jarre che fa rivivere i suoni della foresta pluviale. Con una vera e propria sinfonia del mondo composta dai suoni concreti della foresta – il fruscio degli alberi, i pianti degli animali, il canto degli uccelli o lo scroscio delle acque che sgorgano dalla cima delle montagne -, la mostra restituisce anche la voce e i canti degli indigeni, tutti provenienti dagli archivi sonori del Museo di Etnografia di Ginevra.

Sono parte integrante dell’esposizione due sale di proiezione: in una è mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico Erosão, opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos (1887-1959); nell’altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musica composta appositamente dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter.

Il mondo di Salgado: una mostra attenta al tema ambientale

Nelle parole di Sebastião Salgado: “Questa mostra vuole ricreare l’ambiente della foresta amazzonica, che ho vissuto, documentato e fotografato per sette anni, dando la possibilità al visitatore di immedesimarsi e immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa sia nella quotidianità delle popolazioni native. Sono particolarmente felice di tornare con Amazônia ad esporre a Milano, la città che ha dato sempre molto spazio al mio lavoro, offrendo ai cittadini l’occasione di vedere le immagini che sono una testimonianza di ciò che resta di questo patrimonio immenso, che rischia di scomparire. Affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione, spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutela”.

La mostra Amazônia di Sebastião Salgado è promossa e prodotta dal Comune di Milano/Cultura, da Fabbrica del Vapore e Contrasto in collaborazione con Civita Mostre e Musei e General Service Security.
Zurich è il global partner dell’intero tour internazionale della mostra Amazônia.
Media partner: Urban Vision
In collaborazione con: La Rinascente, Neutralia
Sponsor tecnico: ATM

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Giovane donna Ashaninka. Stato di Acre, Brasile, 2016 © Sebastião Salgado/Contrasto

Giovane donna Ashaninka. Stato di Acre, Brasile, 2016 © Sebastião Salgado/Contrasto

Sebastião Salgado: biografia

Sebastiao Salgado © Stefano Dal Pozzolo/Contrasto

Sebastiao Salgado © Stefano Dal Pozzolo/Contrasto

Sebastião Salgado è un fotografo brasiliano nato nel 1944 a Minas Gerais, Brasile. Ha iniziato la sua carriera a Parigi nel 1973, lavorando come fotografo professionista con agenzie fotografiche fino al 1994, quando insieme a Lélia Wanick Salgado ha fondato Amazonas images, un’agenzia dedicata esclusivamente ai suoi lavori. Oggi questa agenzia è stata sostituita dallo Studio Sebastião Salgado. 

Salgado ha viaggiato in oltre 100 paesi per realizzare i suoi progetti fotografici, che sono stati pubblicati in numerose riviste e libri come Other Americas, 1986; Sahel: l’homme en détresse, 1986; Sahel: el fin del camino, 1988; An Uncertain Grace, 1990; Workers, 1993; Terra, 1997; Migrations and Portraits, 2000; Africa, 2007; Genesis, 2013; The Scent of a Dream, 2015; Kuwait, a desert on fire, 2016, Gold, Serra Pelada Gold Mine, 2019 e recentemente Amazônia, 2021. Lélia Wanick Salgado ha ideato, disegnato e curato la maggior parte delle sue pubblicazioni e delle mostre itineranti di queste opere, presentate in musei e gallerie di tutto il mondo. Nel 2013 è stato pubblicato De ma terre à la Terre (“Dalla mia terra alla Terra”), una narrazione sulla vita e la carriera di Salgado della giornalista francese Isabelle Francq. Alcuni viaggi e progetti fotografici del Maestro sono raccontanti nel film documentario Il Sale della terra (2014), co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, che ha vinto il premio speciale per la sezione “Un Certain Regard” al festival del cinema di Cannes del 2014 e il premio César per il miglior film documentario nel 2015. È stato anche nominato come miglior documentario all’87ª edizione degli Academy Awards.

Riconoscimenti internazionali

Sebastião Salgado è Godwill Ambassador dell’UNICEF e, tra le altre onorificenze, è stato nominato membro onorario della US Academy of Arts and Sciences. Ha ricevuto numerosi premi fotografici e prestigiose onorificenze, come il Grand Prix National (Ministero della Cultura, Francia), il Premio Príncipe de Asturias per le Arti (Spagna), la Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana (Centro Internazionale di Ricerca Pio Manzù, Italia). È stato nominato Comendador da Ordem do Rio Branco, Brasile, e Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia (Ministero della Cultura). Nel 2016 Salgado è stato eletto membro dell’Académie des Beaux-Arts dell’Institut de France e, nello stesso anno, la Francia lo ha nominato Chevalier de la Légion d’Honneur. Nel 2018 è stato nominato Chevalier de l’Ordre du Mérite Culturel dal Principato di Monaco. Nel 2019 è stato eletto Foreign Honorary Member dell’American Academy of Arts and Letters (New York, USA) e ha ricevuto l’International Peace Prize of the German Publishers‘ Association (Germania). Nel 2021 ha ricevuto il titolo di Honorary Doctor of Arts dell’Università di Harvard (Cambridge, USA) ed è stato insignito del Praemium Imperiale Award della Japan Art Association, considerato il “Nobel delle arti”.

Il progetto Instituto Terra

Dagli anni ‘90, Lélia e Sebastião hanno lavorato assieme al ripristino di parte della Foresta Atlantica del Brasile, nella Valle del Rio Doce, nello Stato di Minas Gerais. Nel 1998, sono riusciti a trasformare questo territorio in una riserva naturale e hanno fondato l’Instituto Terra, impegnato in attività di riforestazione, conservazione ed educazione ambientale. 

Ad oggi, l’Instituto Terra ha dato vita a una foresta che accoglie centinaia di varietà di specie vegetali e animali tipiche della foresta atlantica. Dal 2010, ha inoltre sviluppato un programma chiamato Olhos d’Água che si occupa di recuperare, proteggere e conservare le risorse idriche del bacino idrografico del Rio Doce, ad oggi ripristinando decine di migliaia di sorgenti.

Informazioni sulla mostra di Salgado

12 MAG 2023 – 28 GEN 2024

Fabbrica del Vapore

Via Giulio Cesare Procaccini, 4 – 20154 Milano (Italy)
Fermate metro vicine M5: Monumentale (400 metri) e Cenisio (450 metri)
E.mail: mostrasalgado2023@gmail.com
Per la prenotazione di gruppi e scuole scrivere una e-mail a gruppiescuole@tosc.it oppure chiamare il Tel. 02-89709022 (orari dal lunedì alle venerdì dalle 9,30 alle 18,00)

ORARI

Aperta tutti i giorni
dal 12 maggio al 15 luglio 2023
e dall’1 settembre 2023 al 28 gennaio 2024

Lunedì, martedì, mercoledì:
10.00 – 20.00

Giovedì, venerdì, sabato e domenica:
10.00 – 22.00

La biglietteria chiude un’ora prima.

Acquista i biglietti per la mostra Amazônia di Salgado a Milano

  • Intero € 14,00
  • Ridotto € 12,00
    Disabili, Over 65, Docenti, Dipendenti del Comune di Milano (con badge nominale), Giornalisti con tesserino ODG con bollino dell’anno in corso non accreditati, Gruppi (minimo 7/massimo 20 persone)
  • Gratuito: Bambini fino a 5 anni, Soci ICOM con tessera in corso, Guide Turistiche certificate, Accompagnatori di Disabili, Personale dell’Unità Progetti Speciali e Fabbrica del Vapore, Giornalisti accreditati con regolare tessera dell’Ordine Nazionale, accompagnatore gruppo (n. 1), insegnanti in visita con alunni (2 ogni gruppo), possessori coupon invito omaggio.
  • Ridotto Speciale € 10,00
    Biglietto ridotto studenti (studenti dai 6 ai 19 anni e universitari inclusi, presentando documento e/o relativo tesserino), possessori Card Musei Lombardia, Titolari RinascenteCard, International Visitors Card e Dipendenti Rinascente.
  • Ridotto Speciale € 7,00
    Biglietto ridotto speciale studenti, tutti i martedì (festivi esclusi) per studenti superiori e universitari.
  • Ridotto scuole € 5,00
    Scuole (fino a un massimo di 25 persone, 2 gratuità per gruppo.
  • Ridotto ATM € 9,60
    Abbonati annuali ATM e dipendenti ATM
  • Biglietto famiglia
    (1 o 2 adulti + bambini da 6 a 18 anni), Adulto €10,00, Bambini €5,00 (minori di 5 anni, omaggio).
  • Open € 16,00

La prenotazione è obbligatoria per gruppi e scuole e consigliata per i singoli al costo di: € 1,50 a persona 

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Public program

  • Amazônia, con Sebastião Salgado e Ferdinando Scianna
    12 maggio ore 19.00
  • Le emergenze climatiche del futuro, con Telmo Pievani
    8 giugno ore 21.00
  • Il racconto dell’Amazzonia, con Angelo Ferracuti
    14 settembre ore 18.30
  • Fotogiornalismo e long-term pojects. Sebastião Salgado e la mostra come saggio fotogiornalistico, con Alessandra Mauro e Michele Smargiassi
    12 ottobre ore 18.3

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